Ergastolo ostativo. Percorsi e strategie di sopravvivenza di Salvatore Curatolo

Ergastolo ostativo. Percorsi e strategie di sopravvivenza


Un ergastolano ostativo, da trent’anni ristretto all’interno dei circuiti di Alta Sicurezza delle carceri italiane, descrive le proprie strategie di sopravvivenza in un’autoetnografia scritta con il ritmo di una narrazione. Una voce, quella di Salvatore Curatolo, che si leva all’interno delle sezioni detentive speciali a testimoniare lo sforzo del vivere in un contesto che impone un continuo lavoro interiore di adattamento a conflitti, a interazioni, a dolorose trasformazioni. Il perimetro chiuso del carcere si rivela come un contesto di vita estremo, abitato da persone allo sbando dopo traumi e fratture passate e presenti, ognuna alla ricerca di una nuova versione di sé. Il libro si concentra sulla descrizione e sull’analisi sociologica del “carcere duro” enucleandone culture, stratificazione e norme sociali. Su questo sfondo si dipana la vicenda personale di Curatolo che, tra le tecniche e le strategie di reazione possibili per il proprio recupero psicologico e materiale, ha prediletto un percorso formativo scolastico e universitario attraverso cui ha costruito una nuova realizzazione, una diversa prospettiva, una nuova chiave di lettura della propria storia e del proprio futuro


https://abolizioneergastoloe41bis.wordpress.com/libri-su-ergastolo-e-41-bis/

Dall’ergastolo ostativo allo studio come «gesto d’amore»: la strategia di sopravvivenza di Salvatore Curatolo



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