Avv. Roberto Giorgi Ronchi-UNA RIFLESSIONE SUI SUICIDI IN CARCERE
Serve riflettere sul contesto in cui è maturata questa tragedia per meglio comprenderne le cause, e dunque per mettere in campo i migliori rimedi. Dobbiamo capire come siamo finiti qui: eravamo partiti da un carcere che doveva essere luogo in cui certo si sconta la pena, ma anche un luogo in cui si lavora per recuperare il condannato alla società, un luogo in cui si comincia a praticare giustizia riparativa, dunque a comporre i conflitti, a curare le ferite della nostra comunità, ed invece ci ritroviamo con un carcere che è divenuto un inferno in terra, un inferno senza speranza di redenzione. Il Paese in cui viviamo è in decadenza da decenni, decadenza economica ma anche ed anzi ancor prima decadenza culturale: le diseguaglianze sociali si sono aggravate, le persone in povertà sono aumentate, milioni di cittadini hanno smesso di curarsi perché a fronte delle interminabili liste di attesa nella sanità pubblica non dispongono dei redditi necessari a curarsi presso la sanità pri
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