AGOSTO A SOLLICCIANO. LA GALERA RIMOSSA ANCHE D’ESTATE.Scritto da Giulia Simi*







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Sono uscita dalla visita al carcere di Sollicciano convinta di non avere visto nulla di molto peggio o di molto meglio di ciò che succede in tutte le prigioni italiane e sempre più convinta che la brutalità della galera non ha solo a che fare con le persone che ospita, ma con i meccanismi che ingenera e con il tradimento della sua funzione costituzionale.

La costituzionalizzazione della galera non è mai diventata quella “prepotente urgenza” che il Presidente Napolitano, su sollecitazioni quasi quotidiane di Marco Pannella, aveva intimato oltre dieci anni fa venisse inserita nell’agenda politica e di governo. Quindi malgrado l’impegno di molti di quelli che dentro e attorno al carcere lavorano per renderlo un luogo decente e umanamente conforme alle previsioni costituzionali, la galera rimane una questione rimossa dalla coscienza politica, quando non un feticcio del più demagogico punitivismo tribale.


*Insegna Matematica presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Scienze Matematiche dell’Università di Siena. Militante e attivista radicale da alcuni decenni, è componente del Consiglio Generale del Partito Radicale


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