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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

VOLORE TOTALE. NE BIS IN IDEM

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"Un Valore Totale NE BIS IN IDEM Il ne bis in idem processuale è il principio che si desume dal disposto dell’art. 649 Cod. proc. pen., che sancisce il divieto di nuovo giudizio per l’imputato assolto o condannato in via definitiva per lo stesso fatto, anche se considerato diversamente per titolo, grado o circostanze. Principio analogo, con valenza gerarchica superiore, è espresso dall’art. 50 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (CDFUE), il quale dispone che “Nessuno può essere perseguito o condannato per un reato per il quale è già stato assolto o condannato nell’Unione a seguito di una sentenza penale definitiva conformemente alla legge”

L'orrore della teoria penalistica denominata "il diritto penale del nemico: da tale orrore ,l'orrore del 41 bis.

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il diritto penale del nemico è prima di tutto una concettualizzazione teorica, elaborata dal noto penalista tedesco Günther Jakobs. È stata presentata per la prima volta da Jakobs nel 1985, nella Relazione alle Giornate dei Penalisti tedeschi a Francoforte sul Meno (anche se in questa sede non lo nomina direttamente), per poi essere ripresa con più convinzione, dal medesimo autore, nella Relazione al Congresso celebrato a Berlino nel 1999 su "la Scienza del Diritto penale alle soglie del nuovo millennio". Ed ha infine acquisito nuova importanza nel contesto della guerra al terrorismo di matrice islamico fondamentalista. Guardando alle misure che gli Stati Uniti stavano prendendo nei confronti di chi sospettavano essere terroristi, misure che prevedevano una deprivazione totale dei diritti (tortura, detenzione a tempo indeterminato, ecc.), Jakobs non vi vede una violazione del diritto stesso, ma la creazione di un altro diritto penale: il diritto penale del nemico. Jakobs, cio