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Circolare DAP(Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) 21/10/2025.0454011.U Gentile signor Ministro della Giustizia,

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Gentile signor Ministro della Giustizia, noi familiari di vittime delle azioni terroristiche, della lotta armata e della criminalità organizzata, da tempo impegnati in attività volte a realizzare il dettato Costituzionale di favorire la rieducazione  dei detenuti, • consci del fatto che il ripensamento del proprio passato criminale molto raramente è frutto di un’improvvisa “illuminazione”, essendo più spesso il risultato di una contaminazione culturale, emotiva e relazionale, che supera le barriere fisiche tra il mondo esterno ed interno alle carceri, • consapevoli che anche la semplice partecipazione a incontri e confronti con il mondo esterno rappresenta per i detenuti coinvolti una iniziale rottura verso il passato, esponendoli ai rischi e  pericoli di emarginazione ben noti a chi frequenta le carceri, • convinti che il cambiamento di valori richieda costanti, faticosi, lunghi e dolorosi processi di  revisione critica del proprio vissuto, di assunzione di responsab...

Acquistato or ora ....Filosofia del suca di Francesco Bozzi

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Lo ha pensato ogni filosofo, anche se magari non lo ha detto (o lo ha detto in un’altra lingua): suca. Si tratta infatti dell’argomentazione filosofica per eccellenza, perché ha molti significati e si può dunque inserire con profitto in diversi sistemi concettuali. Nel corso della storia, è stata capace di ispirare a Cartesio la prima (e migliore) versione del suo celebre Cogito. Di sedurre Wittgenstein con la sua nitidezza, che si avvicinava al sogno di una lingua perfettamente aderente alla realtà («Su ciò di cui non si può parlare: suca»). E non si tratta solo di un concetto centrale per la cultura del passato, ma anche di uno strumento per disegnare un futuro di armonia tra i popoli. Francesco Bozzi, siciliano e quindi filosofo, affronta in questo libro l’impresa di sviscerare le varie anime del suca, restituendone le molte sfumature ideali e sociali, storiche e psicologiche. Lo fa rinnovando la grande tradizione del dialogo filosofico, con buona pace di Platone. E con rigore...

dal web..Il capitalismo delle stronzate ---da un sito che seguo "a prescindere" - Tuttavia il capitalismo NON si arrende

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https://www.gogedizioni.it/prodotto/non-muoversi/ Passiamo le nostre giornate a schivare cazzate. Il fenomeno su cui ironizzava Maccio Capatonda * con il formato «Piccol»**, già una decina di anni fa, oggi è diventato la nostra spesa quotidiana, online e offline: dallo sconto sugli apribottiglie a forma di anatra al supermercato ai reel di gatti che finiscono per consigliarci spazzole anti-pelo per il felino che non abbiamo, poi adv di pettini per calvi o poggiapolsi per chi è troppo stanco di reggerli da solo, e ancora impermeabili per cani, portabanane, pigiami per coppie. Come gestisce il nostro cervello tutta questa monnezza? Non abbiamo ancora elaborato dei sistemi efficienti per mettere in piedi una raccolta differenziata delle informazioni e dei consigli d'acquisto. Quindi finiamo per cascarci. Compriamo migliaia di cazzatine innocue che non ci servono, ma che tutte insieme hanno creato un enorme comparto del capitalismo: il capitalismo delle stronzate, di cui i colossi sono...

i nativi americani (il popolo degli uomini) e la loro etica di chiarezza e lucidità

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Piero Calamandrei-Discorso sulla Costituzione agli studenti di Milano del 26 gennaio 1955,

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https://www.famigliacristiana.it/articolo/discorso-sulla-costituzione-piero-calamandrei-26-gennaio-1955-societa-umanitaria-testo-integrale.aspx (alla data  del 25 gennaio 2025)  L’articolo 34 della Costituzione dice: «I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi». Eh! E se non hanno i mezzi? Allora nella nostra costituzione c’è un articolo che è il più importante di tutta la costituzione, il più impegnativo per noi che siamo al declinare, ma soprattutto per voi giovani che avete l’avvenire davanti a voi. Dice così: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese». È compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana: quindi...

Camera dei Deputati. 3 Luglio 1992 : Qualcuno qui rischia di essere dichiarato spergiuro. .

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«È tornato alla ribalta, in modo devastante, il problema del finanziamento dei partiti, meglio del finanziamento del sistema politico nel suo complesso, delle sue degenerazioni, degli abusi che si compiono in suo nome, delle illegalità che si verificano da tempo, forse da tempo immemorabile. In quest’Aula e di fronte alla Nazione, io penso che si debba usare un linguaggio improntato alla massima franchezza. Bisogna innanzitutto dire la verità delle cose e non nascondersi dietro nobili e altisonanti parole di circostanza che molto spesso, e in certi casi, hanno tutto il sapore della menzogna. Si è diffusa nel Paese, nella vita delle istituzioni e delle pubbliche amministrazioni, una rete di corruttele grandi e piccole che segnalano uno stato di crescente degrado della vita pubblica. Uno stato di cose che suscita la più viva indignazione, legittimando un vero e proprio allarme sociale e ponendo l’urgenza di una rete di contrasto che riesca ad operare con rapidità e con efficacia. I casi ...

Insultare i lavoratori costa

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Capita spesso di sentire amici o colleghi lamentare di essere stati vittime di mobbing nelle loro precedenti esperienze lavorative. Secondo la giurisprudenza tradizionale il mobbing si sostanzia in una serie di atti o comportamenti vessatori protratti nel tempo e caratterizzati da una finalità di persecuzione ed emarginazione della vittima. Non tutti i dipendenti vittime di abusi, però, subiscono mobbing in senso stretto. Questo non significa che le vittime di abusi o insulti sul luogo di lavoro siano privi di tutele.   La sezione lavoro del Tribunale di Tivoli ha recentemente condannato un datore di lavoro al risarcimento dei danni alla dignità personale subiti da un bracciante a seguito dei ripetuti insulti ricevuti mentre svolgeva le sue mansioni. La sentenza motiva la condanna precisando che il lavoratore era costantemente umiliato anche con offese a sfondo razziale che provocavano delle crisi di pianto alla vittima. Il contesto degradante era completato dall'alloggio fati...