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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

Insultare i lavoratori costa

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Capita spesso di sentire amici o colleghi lamentare di essere stati vittime di mobbing nelle loro precedenti esperienze lavorative. Secondo la giurisprudenza tradizionale il mobbing si sostanzia in una serie di atti o comportamenti vessatori protratti nel tempo e caratterizzati da una finalità di persecuzione ed emarginazione della vittima. Non tutti i dipendenti vittime di abusi, però, subiscono mobbing in senso stretto. Questo non significa che le vittime di abusi o insulti sul luogo di lavoro siano privi di tutele.   La sezione lavoro del Tribunale di Tivoli ha recentemente condannato un datore di lavoro al risarcimento dei danni alla dignità personale subiti da un bracciante a seguito dei ripetuti insulti ricevuti mentre svolgeva le sue mansioni. La sentenza motiva la condanna precisando che il lavoratore era costantemente umiliato anche con offese a sfondo razziale che provocavano delle crisi di pianto alla vittima. Il contesto degradante era completato dall'alloggio fati...

La Resa di Mattia Feltri

Di recente ho firmato un appello indirizzato ai parlamentari affinché prendano in considerazione l’ipotesi di un provvedimento di clemenza, amnistia o indulto, per liberare le carceri dove sono rinchiuse 62 mila persone, in spazi previsti per 51 mila e oggi sufficienti per 48 mila. Ieri il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha confermato il prevedibile: lui, e dunque si presume l’intera maggioranza di governo, o ampia parte di essa, sono contrari. Sarebbe una resa dello Stato, ha detto Delmastro, che ha promesso di recuperare entro la fine della legislatura i posti mancanti. Ci si può augurare che Delmastro ci riesca, e ci si può chiedere che succederà nel frattempo. Perché quest’anno, e mancano ancora trentacinque giorni alla fine, i suicidi in carcere sono stati 82, e il record è di 84 del 2022; i morti totali, quindi compreso chi è morto per malattia, sono 223, polverizzato il record di 177 del 2002; bisogna poi aggiungere il suicidio di sette guardie carcerarie: l’an...

Il carcere, il “senso d’umanità” e l’Assemblea Costituente. autore Iacopo Benevieri *

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*Camera penale di Roma- articolo pubblicato sul quotidiano online.  L’Unità, 2 novembre 2024 riscontrabile. https://ristretti.org/il-carcere-il-senso-dumanita-e-lassemblea-costituente Il 25 gennaio 1947 era un sabato mattina. Quel giorno si svolse una straordinaria discussione in seno all’Assemblea Costituente, un dibattito che sarebbe bello non dimenticare. Il dibattito fu sul contenuto di quello che sarebbe stato poi l’art. 27 della Costituzione. Il Deputato Aldo Bozzi, del Partito Liberale, ricordò l’urgente necessità che fosse inserito in Costituzione la salvaguardia del “trattamento fisico” della persona detenuta: “il fatto stesso della pena è già qualche cosa che intacca questo patrimonio morale che è la dignità umana. Ora il concetto che si deve esprimere riguarda il trattamento fisico”. L’Onorevole Giuseppe Maria Bettiol concordò e sottolineò che “deve restare il principio che la pena deve umanizzarsi, che la pena, particolarmente nel momento della sua esecuzione, deve ess...